GHIFFA - 24.11.2018 - Sul lungolago
che gli è intitolato, un omaggio alla memoria di Giorgio Ambrosoli, l'avvocato assassinato dalla mafia nel 1979. L'Amministrazione di Ghiffa, in accordo con la famiglia Ambrosoli, vorrebbe ricordare "l'eroe borghese" con un simbolo che preservi il ricordo del suo sacrificio: un monumento, forse un cippo o una lapide, comunque un segno denso di significati posato sul terrazzo della rinnovata darsena Baj, dove a breve saranno conclusi i lavori di restyling. Si pensa di realizzare il monumento entro il 2019, a 40 anni dall'assassinio di Ambrosoli. Un rapporto privilegiato legava l'avvocato a Ghiffa, che considerava la casa di Ronco un rifugio speciale, sin da quando, bambino, vi trascorreva le vacanze. A Ghiffa c'è la sua tomba, e Ghiffa, nel 1998 ha voluto dedicargli il lungolago dove solo una lapide, dietro il Municipio, da allora resta a testimonianza. "Una targa troppo nascosta, ben poco visibile a chi passa sul lungolago - spiega il sindaco Matteo Lanino -. Per questo pensiamo di collocare qualcosa alla darsena Baj. I lavori sono ormai in dirittura d'arrivo e nel 2019 sarà completa con la posa di elementi di arredo urbano. Non sappiamo ancora cosa vi collocheremo per onorare la memoria di Ambrosoli, per noi è importante ragionare su questo assieme alla famiglia".
Nominato nel 1974 liquidatore della Banca privata Italia dall'allora governatore di bankItalia, Guido Carli, Giorgio Ambrosoli fu assassinato l'11 luglio del 1979 per non aver ceduto alle pressioni mafiose manovrate da Michele Sindona. Aveva vinto la paura continuando a indagare, consapevole di rischiare la vita, sull'intreccio tra la politica, alta finanza, massoneria e criminalità organizzata siciliana che erano in capo al fallimento dell'istituto bancario. (a.d)


