VERBANIA – 15.11.2018 – Non più resistenza,
ma oltraggio a pubblico ufficiale. È stata la Procura con il pm Anna Maria Rossi a riqualificare i reati contestati ai tre giovani ucraini che il 26 settembre scorso furono arrestati a Stresa dopo l’incontro “turbolento” con i carabinieri, intervenuti nella notte in un locale del centro in cui i tre stavano disturbando la clientela. Dopo una notte in camera di sicurezza e la convalida dell’arresto Maksim Grynchyshyn, Lyudmyla Lysak e Yaroslava Trokhymchuk sono ora a giudizio davanti al giudice Annalisa Palomba per rispondere, oltre che dell’oltraggio, delle lievi lesioni arrecate a due carabinieri, colpiti uno al volto con uno schiaffo, e uno al basso ventre con un calcio. È caduta l’accusa per il reato più grave, la resistenza a pubblico ufficiale, che comporta una pena compresa tra sei mesi e cinque anni e che esclude la possibilità di ricorrere a un rito alternativo come la messa alla prova, cioè lavori socialmente utili per estinguere il reato. All’oltraggio si può riparare risarcendo l’Arma. Le scelte processuali dei tre imputati, difesi dagli avvocati Canio Di Milia e Alessandra Marchioni, saranno comunicate nella prossima udienza, già fissata per il 7 febbraio.


