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VERBANIA – 13.11.2018 – Investita in retromarcia

e in ripartenza. La frattura di un polso, della testa del perone e un colpo di frusta sono i traumi che, il 15 settembre del 2015, una docente del “Ferrini-Franzosini” subì nel piazzale antistante la scuola, quando fu urtata da un furgone della Sodexo, l’azienda che allora gestiva la mensa centralizzata del comune di Verbania, la cui cucina si trova nel medesimo stabile del “Franzosini”. La “prof” si stava dirigendo verso la propria autovettura e volgeva le spalle al mezzo da lavoro guidato da una cinquantunenne residente a Verbania che, in retromarcia, non s’avvide di lei e la colpì passandole in un primo momento sopra la gamba e, subito dopo, aggravando il danno in ripartenza di marcia. L’infortunio fu serio e venne chiamata l’ambulanza del 118. All’insegnante furono diagnosticati traumi con una prognosi di 30 giorni e, anche quando tornò a scuola dopo un mese d’assenza, ebbe ulteriori problemi. Seppur risarcita dall’Inail (il sinistro fu riconosciuto infortunio sul lavoro) con poco più di 6.000 euro e dall’assicurazione del veicolo per 7.800, ha presentato denuncia per lesioni colpose e s’è costituita parte civile nel procedimento tenutosi di fronte al giudice di pace Carlo Crapanzano e che ha visto imputata la dipendente di Sodexo e chiamata come responsabile civile la compagnia d’assicurazione. All’imputata ha chiesto, tramite il suo avvocato Marco Marchioni, un risarcimento valutabile tra i 56.000 e i 74.000 euro (con 20.000 di provvisionale), riferito non solo alle spese mediche sostenute, ma anche e soprattutto al danno fisico e psicologico sopportato per via delle inestetiche cicatrici alla gamba, che potrebbero ridursi con un intervento di chirurgia plastica.

Il pm Anna Maria Rossi ha chiesto la condanna a 1.600 euro di multa. L’imputata, difesa dall’avvocato Serena Airoldi, ha raccontato di aver operato in uno spazio con poca visibilità ma che l’incidente si sarebbe potuto evitare se la docente si fosse spostata. Il giudice di pace l’ha condannata a 1.000 euro di multa e al risarcimento del danno in solido con l’assicurazione ma da quantificare in un altro giudizio.

 

 

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