VERBANIA - 13.11.2018 - Invocare procedure emergenziali
per avviare al più presto possibile i lavori di messa in sicurezza sulla statale 34, dopo la richiesta avanzata ieri dal sindaco di Cannobio, anche Aldo Reschigna ammette che "sussistono le condizioni di una procedura di urgenza determinata da pronti interventi". Stiamo parlando dei lavori da 60 milioni di euro per la messa in sicurezza da Cannobio a Ghiffa per i quali nelle settimane scorse è stato firmato il protocollo d'intesa. Allora l'ultima frana, quella di martedì 6 novembre, non era ancora venuta giù, a confermare quanto l'urgenza di una sistemazione dei versanti lungo l'arteria internazionale, sia effettiva.
Questione che il consigliere regionale dei 5Stelle Gianpaolo Andrissi ha portato al question time in consiglio regionale. "Servono 60 milioni di euro per mettere in sicurezza la SS34 del Lago Maggiore, che collega Verbania alla Svizzera, ma la Regione Piemonte ne ha stanziati appena 4 nel 2019. Una cifra insufficiente vista la situazione di emergenza", dice il pentastellato.
Dei 60 milioni del progetto complessivo, 25 milioni di euro destinati alla messa in sicurezza dei versanti sono quelli stanziati dalla Regione attraverso il Fondo coesione sociale, mentre 35 milioni sono stanziati dal ministero delle Infrastrutture, oggi retto dal ministro 5Stelle Toninelli, attraverso il contratto di programma 2016/2020 con Anas.
Andrissi riprende: "Di fronte a questa situazione che necessita di interventi immediati, Reschigna si è limitato ad elencare i dettagli del protocollo d’intesa siglato tra Regione Piemonte, comuni rivieraschi da Verbania a Cannobio ed ANAS. Ad oggi però il cantiere per la messa in sicurezza risulta fermo (in realtà quello che è fermo è il cantiere per la nuova frana, quello per la messa in sicurezza non è ancora partito ndr) ed i fondi necessari stanziati dalla Regione sono meno del 10% di quanto messo in preventivo". Colpa anche della TAV per Andrissi, che conclude "Vogliamo garanzie sulla SS34, per i cittadini del VCO, i lavoratori e le loro famiglie. Questa è una delle tante priorità della nostra regione! Ogni euro speso nel TAV è un euro sottratto ad interventi fondamentali come questo".
La risposta di Aldo Reschigna è una diffida al consigliere "dal riportare in modo falso la mia risposta in Consiglio regionale al suo question time sulla SS34. Oggi in modo molto chiaro ho detto che ci sono 25 milioni di euro che potrebbero essere immediatamente impegnati sul triennio 19-20-21, perchè così recita l’accordo fatto con il ministero delle infrastrutture.
Tali risorse potrebbero essere immediatamente spese, non appena verrà consegnato dal Politecnico di Torino, che ha ricevuto un incarico dall’Unione dei Comuni del lago, il lavoro di rilievo dei versanti della strada 34. Non appena consegnato questo lavoro, si provvederà immediatamente all’affidamento dei progetti e dei lavori per i quali ritengo sussistano le condizioni di una procedura di urgenza determinata da pronti interventi.
Fino ad oggi ho sempre avuto stima per il lavoro del consigliere Andrissi, oggi provo unicamente grande rabbia perché anche lui assume i comportamenti di una politica che non è vicina alla soluzione dei problemi. Capisco l’enorme difficoltà del movimento 5 stelle, ma la SS34, con la TAV, non c’entra proprio niente". (a.d)


