VERBANIA – 11.11.2018 – Un piccolo ospedale
in centro, una struttura di riabilitazione-degenza da 120 posti letto collegata con Villa Caramora e con un autosilo poco distante. Era questo, più di dieci anni fa, il progetto con il quale l’Istituto Auxologico italiano meditava l’ampliamento delle proprie attività sanitarie su Verbania città. Il progetto ruotava attorno a Palazzo Peretti di via De Bonis, storico edificio in gran parte in disuso che ospita, al piano terra, la sede della Società operaia di mutuo soccorso. L’Auxologico lo rilevò dalla Banca popolare di Intra, che l’aveva acquisito negli anni della grandeur brumaniana, e sottopose al Comune (sindaco Claudio Zanotti, assessore all’Urbanistica Michele Rago) la proposta di una variante al Prg che concedeva, oltre all’esistente, una certa volumetria aggiuntiva. Il progetto prevedeva che si occupasse tutto il cortile compreso tra il palazzo e i condomini che s’affacciano su corso Cobianchi. Iniziò la demolizione degli edifici circostanti di via Simonetta e via De Bonis ma poi tutto si fermò. L’istituto, frenato dall’incertezza sul ruolo delle strutture sanitarie private accreditate con la Regione (i posti letto sono stati ridotti e le quote per paziente diminuite) e, forse, anche dal quadro di revisione generale della sanità nel Vco –allora come oggi si dibatte di un ospedale unico che soppianti il “Castelli”– bloccò i lavori, intervenendo di tanto in tanto per pulizia e messa in sicurezza.
Ora, così ha annunciato venerdì sera il direttore generale dell’Auxologico Mario Colombo, la pratica Peretti è stata presa nuovamente in mano. Ma non nella versione originale, che peraltro prevedeva un parcheggio multipiano in via Simonetta, utile anche al centro di Intra, bensì con una destinazione d’uso differente. Pur restando in ambito sanitario, non si pensa a cure specialistiche ambulatoriali o di day hospital, ma a più generali servizi alla persona, magari per anziani, anche innovativi come è nel Dna dell’Auxologico, che negli ultimi 10 anni ha investito in infrastrutture 184 milioni, di cui 40 nel Vco (perlopiù a Piancavallo).


