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minesso giovanni

BAVENO – 27.10.2018 – Un educatore,

un secondo papà, un amico. Per tanti ragazzi di Baveno (e non solo) Giovanni Minesso è stato anche questo. Non solo l’allenatore del settore giovanile che li guidava sui campetti della provincia, in un’epoca – non molto lontana nel tempo – in cui il pallone era più un divertimento che una questione agonistica, e pure un fattore sociale. Giovanni se n’è andato la scorsa settimana a 74 anni. Era fuori dal calcio da qualche anno ma, ogni tanto – così lo ricorda Raffaele Ranchini, che è stato suo presidente in tutto quest’arco di tempo – raggiungeva in bicicletta lo stadio fermandosi fuori dalla ramina a osservare i bambini che rincorrevano la palla. Quello stadio e i colori biancoblù del Città di Baveno (già Bavenese) sono stati la sua casa e la sua divisa per almeno una ventina d’anni, in un periodo in cui la prima squadra vivacchiava nelle categorie minori (Seconda e Prima) e in cui il settore giovanile era meno organizzato. Era allora che seguiva una o due squadre, impegnato il sabato e la domenica, muovendosi in auto portandosi sempre appresso qualche ragazzo, compresi i suoi figli Diego e Stefano, che hanno anch’essi giocato per il Baveno. Al suo funerale in tanti si sono ricordati di lui e sono andati in chiesa per salutarlo un’ultima volta e, con quella presenza, anche a dirgli grazie per il tempo speso con loro e per loro.

 

 

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