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VERBANIA - 26.10.2018 - Lunedì verrà spiegato in una conferenza stampa il masterplan

di riqualificazione dell'area Acetati. Ma, intanto, le opposizioni insorgono, anche chiedendo un Consiglio comunale aperto. Le anticipazioni fornite ieri da queste colonne (i documenti sono scaricabili dal sito del comune di Verbania) paventano l'ipotesi di un outlet nel cuore della città. Un'ipotesi che desta preoccupazioni soprattutto per la tenuta del commercio. Per i dettagli, l'appuntamento è rimandato alla giornata di lunedì al Maggiore, con la presentazione "del percorso e del masterplan" a cura dell'Amministrazione, dei vertici di Acetati Immobiliare e del consulente urbanisitico, nonché dei consulenti legali di Mossi & Ghisolfi. Interpellata, Silvia Marchionini non svela molto, parla di "ampia partecipazione in città e apertura alle idee". "Inizia un processo pianificatorio e partecipativo rivolto alla città che ha come partenza evitare un'altra area abbandonata e contribuire al mantenimento di Acetati come società - aggiunge -. Da anni ci lavoriamo e abbiamo interloquito. Questo è il primo passo - e prima di concludere assicura - Faremo un open day Acetati per i cittadini".

Era il 2016 quando Cominità.Vb per voce del consigliere Marco Parachini, leggeva come nefasta l'ipotesi che all'ex stabilimento di Pallanza potesse insediarsi un centro commerciale. Oggi la civica rappresentata da Patrich Rabaini, lo ricorda evocando la morte del cuore commerciale della città: "Per una volta il sindaco Marchionini e il Pd si sono messi d’accordo, ma contro i commercianti. Tutelare il commercio, garantire la bonifica e la salute dei verbanesi, evitare 'spezzatini' che lascino nel degrado una parte della città sono i capisaldi che Comunità.vb sosterrà – se sarà chiamata a farlo, dal momento che sembra tutto già deciso – nella conversione dell’area ex Acetati di Pallanza. Già due anni fa, raccogliendo fonti smentite dall’Amministrazione che oggi si smentisce da sé, ammonimmo sugli effetti che un outlet a Sant’Anna avrebbe avuto sulla città. Fummo liquidati come speculatori. Ora, invece, siamo qui perché con una fretta inusitata la giunta di Verbania a maggioranza Pd ha dato il via alla più grande e incisiva operazione urbanistica pensata dal secondo dopoguerra a oggi senza consultare nessuno: gruppi politici, associazioni di categoria, cittadini, sindacati...".

E la bonifica?

L'altra questione scottante riguarda la bonifica dell'area, su questo punto la civica è ancora più determinata chiedendo che l'Amministrazione ponga, come punto fermo, la bonifica integrale dell’ex fabbrica. "Mossi e Ghisolfi, è bene ricordarlo, nel 2010 delocalizzò in Cina l’attività vendendo la tecnologia, chiudendo lo stabilimento e infischiandosene dei suoi dipendenti verbanesi. Avrebbe dovuto iniziare subito il progetto di bonifica, accantonando i soldi, invece ha cincischiato fino a oggi per otto lunghi anni. Se mai un mattone dovrà essere mosso nell’ex Acetati dovrà essere contestuale alla bonifica di tutto il sito".

Un Consiglio aperto

Intanto, facendo appello alla necessità di condividere con la cittadinanza un progetto di interesse generale "per le inevitabili conseguenze che l'approvazione del masterplan avrà sul commercio al dettaglio, sul valore degli immobili commerciali e sulla trasformazione dei centri storici", la consigliera del Gruppo Misto, Stefania Minore, ha protocollato la richiesta di un Consiglio comunale aperto.

Forza Italia: si avvicinano le elezioni

Pesanti critiche anche dal coordinamento cittadino di Forza Italia, che parla di scelta elettoralistica del sindaco Marchionini: "Che il futuro relativo alla riqualificazione di un’area di circa 150.000 metri quadrati nel cuore di Verbania venga affrontato in 7 giorni ed a 6 mesi dalla conclusione del mandato dell’Amministrazione è quantomeno discutibile e confligge con quei richiami alla partecipazione ed al coinvolgimento della cittadinanza sulle scelte strategiche dei quali si è riempita la bocca in questi anni il Sindaco Marchonini.
Comprensibilmente vi è l’esigenza per il Sindaco, in prossimità della conclusione del suo mandato, di  organizzare narrazioni della città a scopo elettorale, dimenticando forse che un Masterplan non è nemmeno uno studio di fattibilità ma solo un’ipotesi di sviluppo di un’area: non vorremmo che facesse la fine del cosiddetto 'Polo del lusso' di cui il sindaco aveva annunciato la realizzazione imminente 3 anni fa in via Tacchini a Pallanza, e del quale si sono perse le tracce.
La fretta è spesso cattiva consigliera: la collocazione di un outlet, di bar e ristoranti nel cuore della Città, potrebbe infliggere un colpo irreversibile all’area commerciale di Intra ed a quel poco che ne rimane a Pallanza. Non dimentichi il Sindaco che gli outlet di solito vengono realizzati fuori dai centri abitati proprio per meglio rispondere ad un’esigenza di diversificazione commerciale che non danneggi il piccolo commercio. E non nel cuore della città come in questo caso.
Scelte strategiche che influiranno sullo sviluppo di Verbania per i prossimi decenni e che comunque dovranno essere gestite dalla prossima Amministrazione, quale essa sia, non possono essere affrontate in 7 giorni, omettendo qualsiasi valutazione sulle loro possibili ricadute e, per giunta, senza confronti con gli operatori del commercio e le organizzazioni di categoria".

A.D.

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