TORINO - 22.10.2018 - Partirà martedì 13 novembre in tutto il territorio piemontese la campagna stagionale di vaccinazione contro l’influenza. L’obiettivo dichiarato dall’assessorato regionale alla Sanità è raggiungere il 75% dei soggetti interessati. Il costo in termini sanitari, sociali ed economici delle epidemie influenzali sono sempre molto alti: l'anno scorso in Piemonte, tra la metà di ottobre e la fine di aprile nonostante la somministrazione di 636.000 dosi di vaccino, il virus ha colpito circa 670.000 persone con una crescita notevole degli accessi al Pronto Soccorso e dei ricoveri in ospedale. L'influenza è anche un’importante causa di assenza dal lavoro. Con la vaccinazione, le conseguenze più gravi vengono scongiurate.
Come ogni anno, il servizio sanitario offrirà gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale a tutti i soggetti che, a causa del proprio stato di salute, si trovano in condizioni di maggior rischio. Si tratta dei soggetti con età maggiore o uguale a 65 anni e delle persone, tra i 6 mesi e 64 anni, che soffrono di malattie croniche che, in caso di influenza, possono sviluppare gravi complicazioni.
L'influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali che si manifesta con febbre oltre i 38°C, mal di gola, tosse, secrezioni nasali abbondanti. È una malattia stagionale da non trascurare a causa dell’alto numero di persone colpite e per le possibili gravi complicanze nei soggetti a rischio. E’ importante proteggersi e prendere per tempo le precauzioni necessarie. Oltre alla vaccinazione (utile nei soggetti a rischio) ci sono alcune misure efficaci nel prevenire le infezioni respiratorie: lavarsi frequentemente le mani, coprire la bocca e il naso quando si starnutisce e tossisce, rimanere a casa nei primi giorni di malattia respiratoria febbrile per non contagiare le persone con cui si viene in contatto.
Anche quest'anno, così come negli ultimi due, nella campagna sono coinvolti anche i farmacisti che, in virtù dell’accordo siglato dalla Regione con Federfarma e Assofarm, consegneranno i vaccini ai medici e ai pediatri. I farmacisti si impegnano anche a sensibilizzare i pazienti sull’importanza della vaccinazione.


