VERBANIA – 21.10.2018 – “Avrò novità entro fine mese”.
Maurizio Bego non si sbilancia, evita gli annunci ma si dice fiducioso d’essere vicino a una svolta che potrebbe far scattare il conto alla rovescia per l’avvio dei lavori del porto turistico che intende costruire – insieme al cantiere nautico e a strutture turistico-ricettive annesse) con fondi privati e un lungo contratto al termine del quale restituirà la zona da diporto al demanio. La concessione in miglioria – questo è il termine tecnico dell’autorizzazione – la Nautica Bego l’ha ormai già in mano da un anno ma, in questo arco di tempo, non ha avviato il progetto. “Sto lavorando alla parte societaria – spiega –. Questa operazione è molto onerosa e non la posso sostenere da solo. Ho trovato soci importanti e solidi con cui stiamo definendo gli accordi. Finché non ci sarà nulla di nero su bianco non dico nulla, ma penso di essere a buon punto”.
Se il primo step è reperire il denaro e imbarcare i soci, il secondo è avere in mano le autorizzazioni. “Una pratica complessa, che dobbiamo decidere se gestire in Conferenza dei servizi a Verbania, oppure a Roma, coinvolgendo anche diversi ministeri – spiega rassicurando sulle sue intenzioni –. Il progetto è serio e l’ho portato avanti investendo in prima persona: non ho intenzione di perdere il denaro. Le autorizzazioni? I tempi non li decido io”. A proposito di autorizzazioni, l’ultima notizia ufficiale, fornita al Consiglio comunale dall’assessore ai Lavori pubblici Roberto Brigatti rispondendo a un’interpellanza, parlava di una conferenza dei servizi decisoria da tenere entro il 30 aprile scorso. L’incontro non s’è mai tenuto e, evidentemente, l’iter è più complesso di quanto fosse stato prospettato già a fine 2015, quando fu il sindaco Silvia Marchionini, diffondendo alla stampa i primi rendering, ad anticipare come imminente la ricostruzione del porto.
La concessione trentennale a 55.000 euro l’anno rilasciata nel 2017 prevede la realizzazione di 274 posti barca della “Marina resort Verbania”, un investimento complessivo da 14 milioni di euro.


