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VERBANIA – 21.10.2018 – Ossola più partecipe,

Cusio “distratto”. È questa la fotografia che emerge dal primo, parziale, dato dell’affluenza al referendum per il distacco della provincia del Vco dal Piemonte e il suo conseguente passaggio alla Lombardia. Nella rilevazione delle ore 12 (ve ne sarà un’altra intermedia alle 19 prima del dato definitivo) la media provinciale è stata del 9,78%. A mezzogiorno avevano votato 14.029 elettori su un totale di 143.375 aventi diritto. Il dato percentuale più rilevante è quello di Formazza: 20,83%. Al contrario, il record negativo spetta a Madonna del Sasso: 1,42%. Trattandosi di paesi con pochi abitanti il valore statistico è relativo, ma dà l’indicazione di una certa tendenza geografica. Nella provincia tripartita il referendum scalda più il cuore degli ossolani: 12,10% a Domo, 11,23% a Crevola, 10,90% a Villa. L’affluenza è alta anche nei centri delle valli (tranne la Divedro), mentre è bassissima nel Cusio. A Omegna i votanti sono stati il 5,63%, a Cesara il 3,40%, in Valstrona il 5,41%. Il Verbano sta più o meno nella media. Con il suo 9% Verbania (26.413 elettori, il 18% di tutto il Vco) è più alta di Cannobio (6,40%), Stresa (8,53%) e Baveno (8,04%).

A voler comparare questi dati con quelli di passati referendum, in particolare con quello sulla riforma costituzionale del governo Renzi che, nel 2016, raggiunse il 68,94% di affluenza totale e il 22,48% parziale alle ore 12, si può azzardare – con un semplice calcolo proporzionale – una previsione attorno al 30% su base provinciale.

 

 

 

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