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VERBANIA – 17.10.2018 – Il colpo al capo 

conseguenza dell’impatto col marciapiede fu fortissimo e provocò una vasta emorragia cerebrale, ben descritta dai medici che lo curarono all’ospedale, dove morì in conseguenza del trauma. È questa la conclusione alla quale è giunto il medico varesino Angelo Luigi Demori, perito del tribunale nel processo per l’omicidio colposo del pensionato aronese Antonio Prandi, investito sulle strisce pedonali di via Monte Grappa il 20 aprile del 2016. A relazione il giudice Rosa Maria Fornelli è stato oggi lo stesso medico, che alle precise domande del pm Anna Maria Rossi e dell’avvocato difensore Silvana Albertalli, ha chiarito che le cure sanitarie prestate al “Maggiore” di Novara al 74enne Prandi nell’immediatezza del sinistro furono appropriate e che non è evidente nessun altro motivo medico che ne avrebbe potuto provocare la morte.

A processo con l’accusa di omicidio colposo c’è una donna di Arona, l’autista del veicolo che, in una mattinata di sole, non s’accorse che l’anziano, persona molto conosciuta ad Arona, stava transitando sulle “zebre”.

Nel calendario del giudice Fornelli quella di oggi sarebbe dovuta essere l’ultima udienza del processo, con discussione e sentenza. Ma la sostituzione del difensore del responsabile civile, la compagnia assicurativa che garantiva la polizza Rc-auto, ha richiesto un rinvio. La decisione verrà presa il 16 gennaio. Nel procedimento due parenti della vittima sono costituite parte civile con l’avvocato Lorenzo Sozio.

 

 

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