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VERBANIA – 16.10.2018 – Ha patteggiato quattro mesi

(con i doppi benefici della sospensione e della non menzione) evitando il risarcimento, se non il pagamento delle spese di costituzione della parte civile. S’è chiuso così, dopo la revoca della messa alla prova e il cambio di giudice, il processo alla pensionata cannobiese Franca Pedroni, accusata di diffamazione aggravata al sindaco di Verbania Silvia Marchionini. Nell’udienza in atti preliminari tenutasi ieri mattina, il difensore dell’imputata, Loredana Brizio, ha chiesto al giudice di ratificare la pena concordata con il pm Nicola Mezzina, chiudendo ancor prima che iniziasse il processo e una vicenda che ha avuto vasta eco mediatica per via della persona offesa: il primo cittadino verbanese. Marchionini, assistita dall’avvocato Maria Grazia Medali, ha presenziato a tutte le udienze, decisa ad avere soddisfazione del commento postato nel 2015 su Facebook da Pedroni in calce a una vignetta satirica d’un volontario del canile municipale di Verbania in cui il sindaco compariva rincorsa da cani. Per quel fotomontaggio, oggetto di altro procedimento penale, l’imputato è stato assolta.

“Donna immonda che si circonda di persone immonde” è la frase aggiunta, in un commento, da Pedroni, che inizialmente aveva cercato di chiudere la vicenda con un risarcimento e lavori socialmente utili che il giudice Rosa Maria Fornelli ha respinto. Per ottenere il risarcimento chiesto con la costituzione di parte civile, 3.000 euro, a Marchionini non resterà che promuovere una causa civile.

 

 

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