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VERBANIA - 14.10.2018- Un no declinato con l'invito all'astensionismo.

Anche il gruppo consiliare “Con Silvia per Verbania” prende posizione sull'imminente referendum per il passaggio del Vco in Lombardia ma, rispetto al Pd, agli altri partiti contrari e ai sindacati, sceglie apertamente la strada del boicottaggio attraverso il mancato raggiungimento del quorum. L'invito a disertare le urne è “per esprimere un forte dissenso”. “Non sono chiari obiettivi e risultati a lungo termine di questo progetto - si legge in una nota - tanto che nemmeno i promotori sono in grado di indicare con certezza se il cambio di Regione possa comportare miglioramenti o peggioramenti, ma soltanto fare mere ipotesi. La cosa certa, invece, è che il Vco diverrebbe la provincia più periferica della Lombardia”. Secondo i marchioniniani “i principali motivi presentati a sostegno del passaggio sono risibili. Nessun vantaggio per la qualità dei trasporti e dei collegamenti ferroviari, mentre per quanto riguarda la sanità ciò che non si dice è che quel sistema vive su una bolla di crediti inesigibili, ma le bolle prima o poi scoppiano, con effetti devastanti".

La strada è quella della specificità montana del Vco. "Ben più sensato sarebbe iniziare una discussione con la Regione Piemonte. Riteniamo, infatti, necessario e non più rinviabile che la Regione cui apparteniamo oggi presti al Vco tutta l’attenzione che merita. Il Piemonte non ci ha dimenticato ma deve però comprendere come oggi serva maggior attenzione per consentire la creazione delle necessarie condizioni per un’autonomia locale”.

 

 

 

 

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