VERBANIA – 06.10.2018 – Avvocato e cliente-imputato
non si sono mai presentati in tribunale: più volte il processo è stato aggiornato, le udienze rinviate e i tempi si sono dilatati. Ora, però, è stato il giudice a dire basta e ad agire, sia nei confronti del professionista, sia soprattutto in quelli del cliente, l’imprenditore d’origine pugliese Francesco Cinquepalmi, già titolare di un’attività nell’Aronese. Un accertamento sul certificato medico presentato da quest’ultimo tramite e-mail è stato chiesto, nell’udienza di lunedì scorso, dal pm Anna Maria Rossi, insospettita dal fatto che fosse quasi del tutto identico –salvo per la patologia lamentata, riferibile comunque a un’indisposizione di pochi giorni– a quello presentato la volta precedente, quando il legittimo impedimento era stato accettato. Il giudice Annalisa Palomba ha disposto il controllo, delegandolo a un ispettore della sezione di pg che, nell’udienza aggiornata a giovedì, ha confermato i sospetti. L’imputato è diventato così anche indagato (verrà verificata anche la genuinità del primo certificato), aggravando la sua situazione. Quanto al suo avvocato, l’ultima assenza gli è valsa la revoca da parte del giudice, che ha affidato la difesa a un nuovo legale e ha disposto di trasmettere gli atti all’Ordine degli avvocati di Foggia, chiamato a valutare l’eventuale responsabilità deontologica.
Cinquepalmi è a processo a Verbania per reati fiscali, accusato di omessa dichiarazione relativa all’anno 2011. Il contestato reato sarebbe stato commesso il 31 dicembre 2011. Ogni rinvio che non sospenda i termini di prescrizione per legittimo impedimento fa avvicinare la data in cui il processo si chiuderà senza la possibilità di esprimere una sentenza di merito.


