
VERBANIA - 20.09.2018 - Chiamato in causa
dal sindaco di Verbania e dagli esponenti locali del Pd come esponente del partito che ha sospeso i finanziamenti del Bando periferie, il senatore della Lega Enrico Montani replica sui circa 8 milioni di euro destinati a Movicentro e ciclabile tra Suna e Fondotoce, congelati dal governo. “Verbania non vedrà le sue opere vanificate nel nulla. Alla collettività va detto con chiarezza, però, che il governo non ha fatto altro che recepire una sentenza della Corte Costituzionale, non proprio un organo di partito della maggioranza, che ha accolto il ricorso della Regione Veneto, la quale reclamava un'evidenza di ruolo nella gestione dei fondi erogati. Sul Fondo Periferie, è evidente e grave l'errore del Pd, stoppato dalla Suprema Corte, in quanto il decreto non prevedeva un'intesa con gli enti territoriali (le Regioni su tutti) in relazione ai settori di spesa rientranti nelle materie di competenza regionale e solo il 15 per cento dei progetti del bando risultava immediatamente esecutivo. Per porre rimedio a questo sbaglio grossolano, il governo ha deciso di posticipare 96 progetti dei Comuni capoluogo e delle Città Metropolitane. Si prevede quindi di dirottare i finanziamenti (140 milioni nel 2018, 320 nel 2019, 350 nel 2020 e 220 nel 2021) in un Fondo cassa che serva per favorire gli investimenti delle città metropolitane, delle Province e dei Comuni, di tutti gli 8.000 comuni italiani". "È il colmo che il Pd ci attacchi visto che ha votato a favore dell’emendamento ma, soprattutto, dopo che ha promesso dei fondi con una norma sulla quale è intervenuta una pronuncia di illegittimità costituzionale".
Se è vero che l'emendamento al Decreto Milleproroghe che ha sospeso i fondi è stato votato all'unanimità dal Senato, compreso il Pd che -probabilmente- non s'è nemmeno accorto di quel che stava votando; è altrettanto vero che all'adeguamento ai solleciti della Corte Costituzionale s'è aggiunta una volontà politica. Lega e M5S, oggi maggioranza di governo, hanno scelto di utilizzare quelle risorse destinate ai capoluoghi per tutti gli altri comuni italiani.


