VERBANIA – 18.09.2018 – La decisione
arriverà nel 2019 e a indirizzarla saranno i tecnici. È stato aggiornato al gennaio dell’anno prossimo il processo per omicidio stradale che vede come imputato l’imprenditore verbanese ed ex assessore regionale Ettore Racchelli. Il 12 aprile del 2017, al volante di un suv Range Rover, sul rettilineo di via 42 Martiri a Fondotoce antistante il distributore Erg, invase la carreggiata piombando su due camionisti che stavano per ripartire sul Tir dopo una pausa caffè al bar della stazione di servizio. L’impatto non diede scampo a Bruno Vallini, 53 anni, milanese padre di tre figli; e lasciò lievemente ferito un collega. Arrestato secondo le stringenti norme del nuovo reato di omicidio stradale, Racchelli è ora impegnato in una battaglia giudiziaria che si gioca sulle relazioni dei periti. Insieme ai suoi difensori, avvocati Cristina Gulisano e Arianna Dutto, ha scelto il rito abbreviato subordinato all’acquisizione di nuove relazioni tecniche. Oggi il gup Elena Ceriotti ha indicato i due periti che, raccordandosi con i consulenti di parte, dovranno valutare due aspetti: la dinamica dell’incidente e le condizioni di salute del conducente al momento del sinistro. La tesi difensiva che mira a disinnescare la pesante aggravante del sorpasso azzardato –equivalente alla guida in stato di ebbrezza (Racchelli era sobrio, negativo all’etilometro) e che porta la pena a una forchetta compresa tra 5 e 10 anni– è quella di un malore. Un’ischemia transitoria gli avrebbe impedito di mantenere il controllo del suv e avrebbe provocato l’invasione della corsia. Il 15 ottobre i periti inizieranno il proprio lavoro che dovranno completare, così ha disposto il giudice, entro 90 giorni. A quel punto le varie relazioni saranno messe a confronto e verranno utilizzate dal gup per decidere tra assoluzione e condanna e definire l’eventuale pena.


