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VERBANIA – 18.09.2018 – Dieci anni in due,

cinque a testa (più 2.000 euro di multa) con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e quella legale per il periodo della pena. La giustizia è stata molto severa con due dei romeni appartenenti alla cosiddetta banda del “gratta e vinci” che il 29 luglio 2016 rapinò il bar Maggiore di Fondotoce. Marius Bucataru, 22 anni, e il trentunenne Mircea Ionut Cutitaru, tutt’oggi latitanti, sono stati riconosciuti dal Tribunale di Verbania come due dei cinque malviventi (uno non è mai stato identificato, gli altri due, Robert Gabriel Dima e Neculai Carp, hanno patteggiato) che a volto coperto fecero irruzione con il piccone in mano nel locale mentre il contitolare stava rassettando. I cinque cercavano denaro contante e, appunto, gratta e vinci. In pochi minuti arraffarono 15.000 euro di bottino e si dileguarono mentre il contitolare, che alla loro vista era scappato, s’era rifugiato nel bagno chiudendosi la porta alle spalle e chiamando i carabinieri.

In una complessa indagine condotta in larga parte sui tabulati telefonici, i carabinieri del Nucleo investigativo erano risaliti a un gruppo di romeni senza fissa dimora stanziali nell’hinterland milanese. Tra questi gli inquirenti ritenevano ci fossero Bucataru e Cutitaru, sulla cui identificazione i difensori d’ufficio, Luca Molino e Daniela Melfi, hanno costruito la loro arringa chiedendo l’assoluzione per mancanza di prova. Il pm Gianluca Periani ne aveva invece sostenuto la colpevolezza chiedendo sei anni per ciascuno.

 

 

 

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