
STRESA – 18.09.2018 – La nuova sede dell’istituto “Maggia”
è ora, ufficialmente, una questione politica. A fare uscire dal perimetro del confronto istituzionale il dibattito sull’accordo di programma che dovrebbe portare a edificare l’Alberghiero sul terreno dello stadio Forlano di Stresa (di proprietà del Comune) sono i Giovani democratici. La costola “under” del Pd in queste ore ha aperto una petizione on-line sul sito change.org per “chiedere l'avvio dei lavori per la costruzione del 'nuovo Maggia' a Stresa”. Sono già 1.500 le adesioni giunte, che hanno lo scopo di indurre l’Amministrazione stresiana a cambiare idea. “Ora il sindaco di Stresa faccia un passo indietro, non impedisca la costruzione del nuovo Maggia”, affermano Zakaria Bouchbika, Alessandro Pompeo e Mattia Nobili, quadri dirigenziali dei Giovani democratici del Vco.
Se il pressing del presidente della Provincia Stefano Costa era istituzionale, teso a far desistere il sindaco Giuseppe Bottini dal far rispettare gli accordi a suo tempo presi con la Provincia e con l’associazione Hospes per la nuova sede, l’intervento di un movimento politico sposta la questione. Perché, in tutta questa intricata vicenda, al di là di ciò che le parti vogliano fare, esiste un contratto, l’accordo di programma che prevede tuttora, a favore di Stresa, la costruzione a spese della Provincia in zona Motta Vinea di uno stadio analogo al “Forlano”. La Provincia, che ha schiettamente ammesso di non poterselo permettere, non solo non ha i soldi per il progetto da 4,5 milioni del nuovo stadio (oggettivamente sproporzionato nei costi rispetto al bacino d’utenza stresiano), ma nemmeno quei 1,3-1,5 milioni riconosciuti come valore del terreno. Per Stresa cedere alle pressioni di Costa e dei Giovani democratici significherebbe pagare il conto per tutti, compresi Regione e governo, enti superiori che nei loro bilanci non faticherebbero a ricavare il denaro necessario a far (ri)partire l’appalto e i lavori.


