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BELGIRATE - 13.09.2018 - Il Comune di Belgirate

non si opporrà allo sfratto esecutivo dei locali della Farmacia e non cercherà soluzioni alternative. E' quanto deliberato dalla giunta Leto nei giorni scorsi; il che significa che se non interverranno elementi di novità, il centro lacustre rimarrà a breve privo del servizio.
Scaduto il 30 aprile il contratto di locazione, la farmacista titolare, Elisabetta Rasia Dal Polo, confidando nell'essenzialità del servizio fornito, non aveva sgomberato i locali. Ne era seguito da parte della proprietà un ricorso legale e la conferma, da parte del Tribunale di Verbania, dello sfratto esecutivo. A fermare il provvedimento, avrebbe potuto essere il sindaco, verificando - così come prevede la legge - se l’esecuzione dello sfratto comporti pregiudizio all’esigenza primaria di garantire un’adeguata copertura del servizio.
Copertura che però, stando alla giunta ci sarebbe, anche se ricorrendo ai comuni vicini. Il fatto che a Belgirate (511 abitanti) in estate la popolazione salga a 30mila unità è un elemento riconosciuto dall'amministrazione, che tuttavia fa appello a sentenze del Consiglio di Stato che fissano nel rapporto popolazione/numero di farmacia e nelle distanze gli unici parametri attendibili nella valutazione dei rischi di compromissione del servizio pubblico. Pertanto il sindaco ha inviato i vigili a misurare quanti chilometri dovranno fare i cittadini per andare a comprare l'aspirina (o il farmaco salvavita). “Farmacia di Lesa: distanza dal confine con Belgirate Km. 1,4. Farmacia di Meina: distanza dal confine con Belgirate Km. 6,5. Farmacia di Stresa: distanza dal confine con Belgirate Km. 7,3. Farmacia di Massino Visconti: distanza dal confine con Belgirate Km. 5,7".
Le farmacie dei Comuni limitrofi "si troverebbero quindi, ad una ragionevole distanza da Belgirate e sono facilmente raggiungibili dai residenti in Belgirate”. Inoltre, precisa la delibera, tramite l'Unione dei Comuni e le associazioni di volontariato, sono attivi una serie di servizi (es. accompagnamento degli anziani) destinati alle fasce più fragili. E ancora, afferma la Giunta, a Belgirate esistono una serie di locali in vendita o in locazione cui si potrebbe fare riferimento. In sintesi, il Comune rigetta anche l'idea di un offrire un supporto alla farmacista (ad esempio concedendo i locali dell'ex circolo di cui si era molto parlato nei mesi passati).   

La delibera n. 79, votata all’unanimità dalla Giunta il 6 settembre 2018, ha mandato su tutte le furie l'opposizione consiliare, in particolare la consigliera Flavia Filippi, che attacca duramente  l’amministrazione comunale: "Come Ponzio Pilato a suo tempo, per questa Amministrazione la chiusura della farmacia non è un 'affare' che riguardi il Comune.
Certamente però, riguarda i cittadini belgiratesi, che da tempo hanno acquisito la certezza di poter contare non solo sulla distribuzione di medicine, ma anche di avere un consiglio professionale, un’informazione sanitaria, fare un controllo della pressione e perché no, anche una chiacchierata per risolvere qualche dubbio".  
Filippi sottolinea che la delibera rappresenta "un invito ai cittadini ad andare a fare acquisti di medicinali e altro a Lesa, a Meina, a Massino Visconti, a Stresa. Capito cari belgiratesi? - chiosa l'ex sindaco - La palestra è chiusa (e con essa il campo da tennis comunale); la farmacia si arrangi e chiuda, i locali comunali ex Golden Eye sono chiusi e inutilizzati, il pontile comunale dell’area sub è inagibile, il pontile nuovo è deserto e senza prospettive di reddito, etc etc.
Ci rimangono le salamelle, e di questo ci dobbiamo consolare?" (A.D) 

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