VERBANIA – 12.09.2018 – Sei mesi
con la sospensione condizionale della pena e lo stop alle misure restrittive dell’obbligo di dimora e del divieto di uscire la notte. Questa è la pena che il ventenne omegnese Matteo Volpe ha patteggiato oggi in tribunale a Verbania nel processo per direttissima seguito ai fatti dello scorso 12 agosto. Il mese scorso, in un bar del centro di Omegna, Volpe ebbe una discussione con la barista che si rifiutava di servirgli un altro “giro”. Al diniego rispose con insulti e minacce. Un altro avventore intervenne in difesa della ragazza, ma finì anch’egli – e la madre che si frappose a difendere il figlio paciere – nel mirino del giovane, che non si placò nemmeno all’arrivo della polizia. Tra sbracciate e calci all’auto di servizio e agli agenti ci vollero due pattuglie per bloccarlo e portarlo in commissariato, dove danneggiò gli arredi. Arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, minaccia e lesioni, assistito dall’avvocato Guido Musella ha concordato con la Procura una pena di sei mesi per la quale godrà anche del beneficio della sospensione condizionale.


