VERBANIA - 12.09.2018 - Cozze e vongole lacustri svolgono un ruolo fondamentale
nell'equilibrio ecologico delle acque dolci, ma questa fauna "invisibile" è poco considerata. Un centinaio di esperti dai cinque continenti, prenderanno parte dal 16 al 20 settembre al teatro Maggiore al congresso della Freschwater Mollusk Conservation Society (FMCS), società con sede negli USA che rappresenta oggi l’unico riferimento per gli interventi di conservazione dei molluschi d’acqua dolce. Organizzato dall’Istituto per lo studio degli Ecostistemi Cnr di Pallanza, è il primo convegno di questo tipo organizzato fuori dagli States.
"I molluschi d'acqua dolce - spiega la ricercatrice del Cnr Nicoletta Riccardi, organizzatrice del convegno e membro dell'FMCS - sono il gruppo faunistico a maggior rischio di estinzione, più degli orsi bianchi, più dei panda con circa il 70 % delle specie già gravemente compromesse. Non sono animali belli, non c'è verso di loro alcun interesse animalista, eppure - spiega Ricciardi - l'estinzione dei molluschi d'acqua dolce comporterebbe pesanti danni agli habitat e agli altri organismi dell’ecosistema, sono specie chiave nel mantenimento di un equilibrio che, se venisse rotto, non sappiamo a cosa porterebbe".
Filtri naturali per una lunga serie d'inquinanti, ma anche importanti nella stabilità dei fondali fluviali, "svolgono una funzione simile a quella delle radici delle piante", spiega la ricercatrice; i molluschi dei nostri laghi sono assediati da una molteplicità di minacce: cambianti climatici, secche prolungate, invasive specie aliene (che non assicurano le stesse funzioni), parassiti. Tutte situazioni riscontrate nello stesso Maggiore, "che pure non è il lago che sta messo peggio". Tuttavia proprio per sfruttare appieno le potenzialità di quei pochi molluschi che resistono nelle acque più profonde, al Cnr di Pallanza si lavora a un progetto per tracciare gli inquinanti attraverso questi "filtri naturali".
La priorità resta però la loro conservazione, a livello globale. Non a caso, lunedì 16, ad aprire il convegno, dopo l'intervento della presidente del la FMCS, sarà un'esponente dell'Organizzazione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN), quella che, per intenderci, redige le "liste rosse" delle specie a rischio estinzione.


