VERBANIA – 11.09.2018 – È stato il cugino
a scoprire la targa e l’epigrafe che fissano nel tempo il rapporto speciale tra la comunità intrese e il canonico Don Claudio Mariani. Domenica pomeriggio nello slargo a fianco la basilica di San Vittore, in quella che sino agli anni ’60 era il lato meridionale della Canonica (poi demolita per far posto al condominio e alla piazzetta), è stata celebrata la cerimonia di intitolazione di largo don Claudio Mariani. Dieci anni sono passati dalla scomparsa del religioso, nato nel 1921 a Intra e che a questa frazione –sino al 1939 città– ha dedicato la quasi totalità della vita, e non solo come ministro di culto e pastore di anime, ma anche come cultore della storia e delle tradizioni locali, custode soprattutto delle memorie della collegiata di San Vittore. Benemerito verbanese, don Claudio è stato tra i promotori della Famiglia Intresa, l’associazione che contribuì a fondare nel 1978 e che ha chiesto l’intitolazione di un luogo pubblico a don Claudio, organizzando anche la cerimonia di ieri alla quale hanno preso parte le autorità civili – il sindaco Silvia Marchionini e l’ex sindaco, oggi vicepresidente della Regione, Aldo Reschigna – quelle religiose – il prevosto don Costantino Manea e don Angelo Nigro. Per l’associazione sono intervenute Gianna Facchetti ed Emma Lomazzi Caretti. Nelle loro parole il ricordo di una persona di grande levatura morale e culturale, che ha lasciato il segno nella comunità, che d’ora in avanti lo ricorderà osservando il cippo che è stato posato sul prato del parco e nella targa “largo don Claudio Mariani” che associa questo luogo a lui caro alla sua memoria.


