VERBANIA – 11.09.2018 – Un anno per portare a termine

l’ampliamento del liceo “Cavalieri”. È questa la scadenza per scongiurare che la scuola verbanese sia costretta, già a partire dal 2019/2020, a “dividersi” e a utilizzare aule di una sezione staccata (da individuare) per contenere il numero degli studenti. La congestione del liceo – rinato con l’istituzione della sezione di Scienze umane e sociali – è stato uno degli argomenti trattati ieri, primo giorno di scuola, nell’incontro che la dirigente scolastica Chiara Barbé ha avuto con gli studenti e con il sindaco Silvia Marchionini, presentatasi in via Madonna di Campagna per un saluto e per parlare proprio dei lavori all’edificio, per i quali Verbania, che non ha competenza in materia essendo in capo alla Provincia, ha stanziato 200.000 euro, di cui 80.000 già spesi per la sistemazione dei locali convertiti ad aule. L’estate a Suna è infatti stata spesa in un certosino lavoro di recupero spazi che ha persino eliminato l’ufficio della presidenza, adibito ad aula con lo spostamento della dirigente in uno sgabuzzino. Soluzioni temporanee in attesa che arrivino i soldi e partano i lavori per una nuova ala prefabbricata che già è stata progettata e che attende i 700.000 euro chiesti dalla Provincia alla Regione.

Prima dell’istituzione del corso di Scienze umane e sociali il “Cavalieri” era una scuola a rischio. Con un numero di studenti inferiore al minimo di legge, rischiava di perdere l’autonomia e finire accorpata al “Ferrini-Franzosini” o al “Cobianchi”. L’allora giunta provinciale presieduta da Massimo Nobili intervenne creando un polo di materie umanistiche introducendo, non senza critiche e polemiche, il nuovo corso spostato proprio dal “Cobianchi”. L’operazione ha avuto un successo superiore alle aspettative e le immatricolazioni sono cresciute, tanto che il liceo è arrivato ad avere oggi oltre 900 studenti, per i quali lo spazio non basta più.