1

inaugurazione lido suna 1704

VERBANIA – 30.08.2018 – Una (la seconda) serie di abusi edilizi,

un’altra ordinanza di demolizione con, in più, la diffida all’utilizzo del bar. Porta la data dell’altro ieri il provvedimento con cui il dirigente del dipartimento Programmazione territoriale del comune di Verbania intima al presidente della cooperativa sociale Versoprobo di Vercelli, dal marzo 2017 gestore di spiaggia e piscina, l’abbattimento di tutte le opere realizzate abusivamente a Suna. La scala d’accesso in metallo, la nuova recinzione interna che delimita la spiaggia, la tenda esterna al porticato a livello piscina, la pavimentazione della zona ballo e il deposito ricavato alle sue spalle, i pali in spiaggia ma, soprattutto il bar, sono le opere contestate e realizzate –così si legge nel documento– “in assenza di segnalazione di inizio attività”, “in assenza di autorizzazione paesaggistica”, “su suoli di proprietà dello Stato o di enti pubblici”. Per bar si intende il porticato compreso tra la piscina e la spiaggia che, con l’installazione di serramenti, è diventato “un locale chiuso”, cioè una veranda non solo intesa come “un ampliamento volumetrico” non autorizzato dell’esistente, ma anche come un locale sprovvisto dei requisiti igienico-sanitari di legge perché alto 2,3 metri anziché i 2,7 richiesti.

Versoprobo ha 90 giorni per, o demolire le opere conteste, o per ricorrere contro l’ordinanza alla giustizia amministrativa, oppure per chiedere un permesso di costruire in sanatoria (con sanzioni e indennizzi da pagare), il cui benestare è vincolato al parere della Soprintendenza, la stessa che l’anno scorso s’era espressa in questo senso.

È infatti il secondo anno che la coop vercellese, vincitrice della gara d’appalto per la gestione pluriennale del Lido di Suna, subisce un provvedimento simile. L’anno passato le contestazioni furono rilevate per la prima volta a maggio, a seguito di una segnalazione della polizia municipale. Con due ordinanze datate 19 luglio e 9 giugno –il 17 giugno c’era stata l’inaugurazione ufficiale, con il sindaco Silvia Marchionini al taglio del nastro prima erano stati sospesi i lavori e poi disposte le demolizioni. In quel caso le contestazioni riguardavano la spiaggia e il terrapieno di 140 metri cubi di sabbia (25x17 metri, rialzato di 90 centimetri), la veranda (9x5 metri) con tenda a pacchetto della terrazza, ancora il bar (7x5) vicino al porticato, i tavolati, la recinzione e le insegne. In seguito era intervenuta la richiesta di sanatoria, concessa.

In questa seconda serie di realizzazioni abusive, invece, i tempi sono stati molto più stretti. Il verbale dell’ufficio Vigilanza edilizia è del 24 agosto, l’ordinanza del 28.

Nella foto un'immagine della piscina nel giugno 2017, giorno dell'inaugurazione.

 

 

Su questo sito utilizziamo cookie tecnici e, previo tuo consenso, cookie di profilazione, nostri e di terze parti, per proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o prestare il consenso solo ad alcuni utilizzi clicca qui. Se prosegui nella navigazione di questo sito acconsenti l'utilizzo dei cookie.