
ZURIGO – 21.08.2018 – Manager, agenti di commercio,
ingegneri, giuristi, cuochi e camerieri, ma anche saldatori, elettricisti e meccanici. Sono queste le figure professionali di cui la Svizzera ha un rilevante bisogno e che non riesce a reperire “in casa”. Secondo uno studio pubblicato oggi dalla filiale elvetica dell’agenzia di lavoro interinale Manpower, nella Confederazione esiste un problema d’accesso al mercato del lavoro che viene individuato nella carenza di “specializzazione”.
In un mondo globalizzato che cambia – anche nelle tecnologie – e si evolve in continuazione servono figure con precise abilità che il sistema formativo svizzero non fornisce a sufficienza. Secondo lo studio un terzo delle aziende chiamate in causa ha problemi a reperire manodopera. È, questo, uno dei motivi per cui nel corso degli anni è cresciuto il frontalierato. E non solo quello italiano nei Cantoni prossimi al Belpaese (Ticino, Vallese e Grigioni in particolare), perché è forte la presenza francese a Ginevra e nei cantoni francofoni o quella tedesca nella parte settentrionale della Svizzera.


