
TORINO - 20.08.2018 - Meno piemontesi e meno verbanesi.
Il 2017 è stato un (altro) anno di calo demografico nella Regione. La popolazione complessiva, infatti, nell'ultimo anno è diminuita di 16.661 unità, l'equivalente di una città di medie dimensioni. Lo afferma l'annuale report realizzato da Ires, Istituto di ricerche economiche e sociali del Piemonte, che certifica il quarto anno consecutivo con il segno "meno" alla voce andamento demografico. L’ennesimo calo, spiega proprio l’Ires, è dovuto a diversi fattori, a iniziare dalla decrescita delle nascite e l’aumento dei decessi. Negli anni passati la diminuzione “naturale” era almeno in parte compensata dall’arrivo di "immigrati", italiani e non. Succede ancora oggi, ma molto meno. Verbania (30.709 abitanti) ha perso nel 2017 il 3,2 per mille della sua popolazione, mentre Novara l’1,5; in cima alla classifica troviamo Vercelli (9), in fondo Cuneo (0,9).
Questa analisi induce Ires a suonare un campanello d’allarme: i flussi demografici potrebbero generare fratture sociali. In futuro potrebbero nascere "crescenti disuguaglianze tra discendenti di famiglie italiane da generazioni e discendenti di famiglie immigrate cresciuti più spesso nella povertà. Per questo servirebbero politiche che favoriscano l’inclusione dei figli dei nuclei meno abbienti".


