VERBANIA - 30-01-2024 -- Inizierà il 2 aprile, con la testimonianza della parte offesa - che oggi vive in Germania - il processo per estorsione e lesioni che ha come imputato un trentenne cusiano originario di un paese dell’est Europa. Il giovane, soggetto già conosciuto dalle forze dell’ordine e dalla giustizia, attualmente è detenuto per una diversa vicenda penale che riguarda il traffico di droga. Una vicenda della quale si dice estraneo, come ha cercato di spiegare oggi al presidente del collegio giudicante, Gianni Macchioni, cui ha detto di essere vittima di una macchinazione.
Al di là del suo stato d’animo e di fatti che riguardano altri procedimenti pendenti, in quello odierno deve rispondere della grave accusa di estorsione per aver, con la violenza fisica, impossessato dell’orologio di valore un giovane di origine marocchina. La difesa ha chiesto per lui il giudizio con rito abbreviato condizionato all’audizione di tre testimoni che già, in udienza preliminare, il gup aveva respinto e che, anche oggi, il collegio ha rigettato condividendo le medesime motivazioni. Si andrà dunque al dibattimento, senza eventuali sconti di pena e con il rischio -senza lo sconto di un terzo- di una pesante condanna.


