VIGNONE - 09-05-2023 - Morì di difterite a 22 anni, in un campo d'internamento ad Essen, in Germania. A piangerlo, a Vignone restava solo una sorella perchè a lui, al Caporale Renzo Poletti del IV Reggimento Alpini, battaglione Intra, la guerra non concesse neppure il tempo di metter su famiglia. Catturato dalle truppe tedesche e internato in Germania dopo l’8 settembre 1943, il giovane caporale morì il 27 febbraio del 1944.
A Vignone, dove era nato il 31 dicembre del 1921, di Renzo Poletti erano rimaste ben poche tracce, anche il ricordo, una volta morta la sorella Annita alcuni anni fa, era sfumato, nonostante la strada di Bureglio che porta il suo nome, malgrado l'incisione sulla lapide del monumento e quella tomba al cimitero dove i suoi resti furono portati dalla Germania a metà degli anni ’80 per riposare accanto a quelli di Annita. A fare un piccolo miracolo, riportando alla luce la gavetta del soldatino di Vignone, sono stati un gruppo di ricercatori olandesi, che trovata nei pressi del campo di Versen la gavetta di metallo appartenuta a Renzo Poletti, hanno voluto riconsegnarla. Hanno così contattato i membri di “WW2 Tuscany Hunters”, un gruppo di giovani toscani appassionati di ricerche storiche sulla Seconda Guerra Mondiale e questi, grazie ai social, hanno preso contatto col Comune di Vignone. La gavetta di Poletti è ora custodita dal Comune, che sabato 13 maggio dedicherà un pomeriggio all'Alpino Poletti e alla sua storia (ore 18 in biblioteca). Interverrà Paolo Caminiti, presidente associazione nazionale Ex-Internati Torino-Lago Maggiore. Si spera in un'ampia partecipazione, come testimonianza del desiderio dell'intera comunità di adottare il ricordo del giovane caporale senza eredi.