VERBANIA – 26.06.2019 – La foto che pubblichiamo,
inviataci via e-mail da un lettore, s’accompagna a una sarcastica didascalia: “mancano le mucche/caprette che brucano e l'immagine bucolica degna di un alpeggio è fatta”. Il titolo della missiva è una domanda retorica: “è questo il lungolago che accoglie i turisti?”. Ironia a parte, lo scatto è uno dei tanti esempi di vegetazione infestante che, con l’estate e il caldo, sovrabbondano a Verbania, in centro quanto in periferia. È una storia vecchia, che si trascina dal 2016 e che si ripropone puntualmente. Il problema è già stato individuato e l’anno scorso fu oggetto di discussione anche nella Commissione Lavori pubblici. Allora emerse che la giunta Marchionini, proprio nel 2016, aveva stralciato dal contratto della raccolta rifiuti con ConSerVco per questioni formali (non si trattava di un servizio attinente ai rifiuti e non poteva essere affidato senza una gara) diserbo e sfalcio, che costavano 230.000 euro. Prima quella somma veniva pagata dai cittadini con la Tari; dopo la tassa rifiuti è scesa ma la medesima somma non è stata reinvestita nel servizio, con la conseguenza che da tre anni a questa parte (2019 compreso) il taglio delle erbacce a bordo strada e il diserbo non lo fa più nessuno, se non una cooperativa a chiamata per uno stanziamento di circa 40.000 euro.


