BAVENO – 12-03-2019 - Un campo di mezzo ettaro e le rive del torrente Stronetta usati come discarica. Lo spettacolo che s'è parato alla vista dei carabinieri Forestali, era quello di un immondezzaio in piena regola, abusivo ovviamente: rifiuti di risulta delle operazioni edili, lamiere per tettoie deteriorate, rifiuti ingombranti, secchi di pittura, motocicli ed imbarcazioni fuori uso, sacchi contenenti rifiuti solidi urbani, sanitari frantumati, infissi usurati, frigoriferi e rifiuti derivanti da apparecchiature elettroniche, tagliaerba, pneumatici esausti, detriti di ferro, di plastica, di alluminio e di legno. Il Nucleo investigativo dei CC forestali, congiuntamente alla Stazione Forestale di Gignese, ha individuato la discarica lungo le sponde del rio, a Feriolo quindi un'area sottoposta a vincolo paesaggistico. Ma c'è di più: parte dei rifiuti era stata scaricata direttamente all’interno dello Stronetta, tutti collocati a diretto contatto col terreno ed integralmente esposti alle intemperie.
Le indagini svolte sinora hanno permesso d’individuare responsabilità a carico dei titolari di due ditte che hanno in disponibilità il capannone e le adiacenti aree di pertinenza. Si tratta di un’impresa edile di Domodossola il cui titolare è un cinquantenne di nazionalità marocchina; e di un’azienda lombarda di manutenzione di stufe e caldaie e rivendita del relativo combustibile di titolarità di una sessantenne bresciana.
L’area è stata posta sotto sequestro penale in attesa che i tecnici dell’A.R.P.A. Piemonte effettuino le apposite verifiche per appurare l’eventuale presenza di materiale pericoloso. Cosa ritenuta plausibile in considerazione dell’individuazione all’interno della discarica di vecchi frigoriferi e motocicli non bonificati. Ai responsabili sono stati contestati i reati di realizzazione di discarica abusiva, smaltimento e stoccaggio illecito di rifiuti.