VERBANIA – 16.02.2019 – La notizia, di per sé, si racconta
in un minuto. Ma, dietro la notizia, tra critiche e polemiche esasperate (anche dal clima elettorale), c’è un botta e risposta a suon di e-mail che rasenta l’insulto e sfora quasi nel ridicolo. L’antefatto risale a ieri sera. Alle 20,30 è convocata la Commissione consiliare Lavori pubblici che, in vista del Consiglio comunale di giovedì sera, deve affrontare alcuni argomenti, tra cui il Piano triennale dei Lavori pubblici, il parcheggio di Fondotoce area Scarsetti, gli interventi avviati nel 2019. Alle 20,30 le assenze nelle fila della maggioranza sono pesanti e mettono a rischio il numero legale: due consiglieri del Pd e il rappresentante della civica marchioniniana. Si potrebbe iniziare se non fosse che tre consiglieri di minoranza, in aperta polemica con il Pd accusato a più riprese di poca correttezza, si rifiutano di apporre la firma al foglio presenze. Il presidente Roberto Campana (M5S) ravvisa che manca il numero legale e attende i 20’ di regolamento oltre i quali la seduta va dichiarata nulla. Quando arriva il democratico Alessandro Papini siamo già oltre le 20,50 e non c’è nulla da fare.
Ciò che accade dopo è il caos. Telefonate, messaggi, arrabbiature, solleciti a riconvocare subito la Commissione perché c’è la scadenza del Consiglio, accuse e contro-accuse su chi sia responsabile e su chi abbia più o meno etica e moralità. Nel Pd il mistero si chiarisce: c’è stata un’incomprensione sull’orario nelle comunicazioni interne (la convocazione era stata anticipata e gli uffici l’avevano comunicata) e le 21 sono state confuse con le 20,30. Già alle 21,24 il capogruppo Pd Marco Tartari scrive una formale e-mail “a nome della Maggioranza Consiliare” con contestazioni tecnico-burocratiche al presidente, cui s’accompagna la richiesta “con urgenza di convocare la Commissione urgentemente entro il prossimo Consiglio comunale del 21.2.2019”. In calce e “in fede”, ci sono i nomi degli altri quattro commissari Pd: Papini, Greta Moretti, Niccolò Scalfi e Massimiliano Zappa.
La replica di Campana, che rassicura sulla convocazione per mercoledì sera, arriva alle 11,04 (tutte le e-mail sono in copia conoscenza a una trentina tra consiglieri comunali, funzionari pubblici ed esperti vari) ed è ferma nel respingere punto per punto ogni accusa che, rimandata al mittente, contiene anche un riferimento agli epiteti che alcuni consiglieri Pd si sarebbero scambiati nella loro chat di whatsapp.
Insomma, un teatrino che perde del tutto di vista gli argomenti amministrativi da trattare; che conferma come la maggioranza –che ha clamorosamente “smarrito” il numero legale nell’ultimo Consiglio comunale– sia un po’ in confusione; che dà conto di un clima di scontro, anche molto pesante nei toni, accentuato per l’imminenza delle elezioni.


